Di recente ho percepito molta agitazione riguardo la riforma del catasto, sia tra i cittadini sia tra gli amministratori di condominio: diverse, sono, le novità introdotte dalla riforma voluta dal governo Draghi.
Intanto, una rassicurazione: tutte le novità introdotte e i nuovi parametri non saranno in vigore fino al 1 gennaio 2026. C’è tempo, insomma, per fare tutte le valutazioni del caso.
In sintesi, ecco le principali novità che a mio avviso i proprietari di immobili e gli amministratori dovranno tenere bene a mente:
- Modifica dell’articolo 6: verranno sostituiti i metri quadri ai vani nel calcolo della redditività di un immobile
- Ci sarà la possibilità di registrate immobili e terreni non registrati (non accatastati)
- Verrà modificato il valore alle unità immobiliari di interesse storico o artistico: tali unità avranno anche degli sgravi fiscali per la manutenzione
- La correzione dei terreni edificabili accatastati come agricoli
Da qui la preoccupazione che la tassazione sugli immobili possa aumentare in seguito all’attuazione della riforma del catasto 2022. Infatti, una volta adeguate le informazioni sugli immobili, dovrebbe essere creato un secondo registro che integri quello catastale.
Cittadini e amministratori che non hanno la certezza che gli immobili siano accatastati accuratamente avranno però la possibilità di richiedere una visura per assicurarsi che destinazione d’uso e dimensioni siano corretti.
Sei un amministratore di condominio e vuoi saperne di più? Contattami!
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