Calcio, nuoto, pallavolo, basket, atletica, scherma…

Il mondo delle associazioni sportive è variegato, e per fortuna aggiungerei.
Secondo uno studio della fondazione Openpolis del 2021, basato su dati Istat del 2019, dopo la pandemia la percentuale di bambini e ragazzi che pratica sport è aumentata: oggi il 45,4% delle ragazze e il 58,5% dei ragazzi tra 6 e 24 anni fa sport in modo continuativo.

Fondamentali per la pratica dello sport sono ovviamente le associazioni sportive, realtà che rendono vivo il tessuto sociale nel quale siamo immersi e che hanno, nei confronti dei ragazzi e dei bambini, anche un ruolo educativo importantissimo.

Purtroppo chi ha figli che praticano sport conosce benissimo il rovescio della medaglia: spesso le associazioni che operano nell’ambito dilettantistico vivono una situazione di difficoltà economica e devono pertanto basarsi sul lavoro di volontari (genitori, amici, appassionati) oltre che sugli introiti derivati dalle iscrizioni e dai contributi comunali.

Quello che non tutte le associazioni sportive sanno è che il Consiglio dei Ministri il 7 luglio 2022 ha approvato la modifica della riforma del 2021, introducendo sgravi fiscali e contributivi per i lavoratori con redditi sotto i 5.000 euro annui e riduzione dei contributi per i redditi sotto i 15.000 euro. Il lavoro sportivo professionistico nella modifica viene considerato subordinato, mentre quello dilettantistico come autonomo. Nel testo viene anche ampliata la figura del lavoratore sportivo e gli adempimenti necessari sono digitalizzati, inoltre viene finalmente definita la figura del volontario sportivo ed è consentita la sottoscrizione di contratti di apprendistato professionalizzante con giovani a partire dall’età di 15 anni.

Fai parte di un’associazione sportiva e vuoi saperne di più? ETC è a tua disposizione, contattami!